PER PAGAMENTI EFFETTUATI IN DATA DIVERSA DA QUELLA DELL'ORDINE SI PREGA DI CONTATTARE IL SERVIZIO CLIENTI
PER COMUNICAZIONI URGENTI TELEFONARE 0686209126

Bisogno di aiuto?     Whatsapp: 366 35 95 627    Telefono: 0686209126    E-mail: [email protected]

Bellatonina: la melatonina che ci aiuta a dormire e non solo.

L’utilizzo della Melatonina è riconosciuto per la regolazione del ritmo sonno-veglia. Ecco come può rivelarsi utile anche nel mantenimento della giovinezza.

15/11/2022 11:38:00 | parafarmaciaovf

La Melatonina è un valido aiuto nel ripristinare il ritmo circadiano e nella regolazione del ritmo sonno-veglia, sia in caso di insonnia sia in caso di cambio di fuso orario (jet-leg).

La melatonina però non serve solo per dormire, ma anche per rimanere giovani. È stato studiato infatti che la melatonina, con Zinco e Selenio e coniugata con Adenosina e Glicina, aiuta a proteggere la ghiandola pineale e a mantenere le sue funzioni.

 

 

Le funzioni della ghiandola pineale

 

La ghiandola pineale è una struttura cerebrale caratterizzata da queste importanti funzioni:

- mantenimento dell'equilibrio delle funzioni ormonali, metaboliche ed immunitarie

- mantenimento delle condizioni metaboliche giovanili

- sincronizzazione dei cicli fisiologici dell’organismo

 

Quaranta anni di studi dimostrano che la ri-sincronizzazione della ciclicità ormonale (neuroendocrina) diretta dalla ghiandola pineale - e il suo mantenimento e protezione mediante somministrazione notturna di un'appropriata formulazione di melatonina, iniziando in ancora giovane età (dai 30 ai 35 anni) - aiuta a mantenere le condizioni giovanili.

 

La ciclicità alla base della salute

 

Gli ormoni, così come tutte le molecole del corpo, seguono strettamente la ciclicità diurna e notturna (ritmi circadiani), i cicli solari e lunari e i cicli stagionali (in particolare in base alla luce e la temperatura). Tale ciclicità è alla base della salute.

L’invecchiamento è semplicemente un processo evolutivo dello sviluppo, un “programma” (come la crescita e la fertilità) legato al patrimonio genetico della specie e dell’individuo ed espresso tramite il mantenimento e il decadimento progressivo dei cicli ormonali.

Infatti, l’invecchiamento è dovuto anche alla rottura della relazione sincronica tra i ritmi circadiani/stagionali e quelli ormonali. Una relazione, questa, che viene regolata dalle strutture del sistema nervoso appartenenti al circuito cerebrale ipotalamo-ipofisi-pineale, che integra e sincronizza i cicli notte-giorno della sintesi e la secrezione di tutti gli ormoni.

L’invecchiamento dell’uomo è dunque legato certamente a un programma genetico, ma l’espressione di tale programma è proprio la periodicità circadiana del sistema ormonale.

A loro volta i cicli e ritmi ormonali del giorno e della notte sono sotto stretto controllo degli impulsi della ghiandola pineale, che integra e rispedisce i messaggi alle ghiandole endocrine.

 

La produzione di melatonina

 

La ghiandola pineale (o epifisi), che regola la sintesi e la secrezione ciclica degli ormoni del nostro organismo, produce la melatonina, e invecchiando ne produce sempre di meno.

 

Infatti, è durante l’infanzia che la produzione di melatonina raggiunge il suo picco massimo, mentre in seguito inizia a calare lentamente. Attorno ai 45 anni si verifica un ulteriore crollo e intorno agli 80 anni il livello di melatonina presente nel corpo di una persona sana è meno della metà di quello di un individuo giovane.

L’appiattimento, fino alla scomparsa, del picco notturno di melatonina, oltre alla costante diminuzione dei livelli dello zinco e del selenio nel sangue con l’avanzamento dell’età, sono i segnali precisi dell’invecchiamento dell’organismo e del decadimento del controllo ormonale delle nostre funzioni essenziali, tra cui il sonno, la forza fisica, l’adattamento alla temperatura, il vigore sessuale, la resistenza alle infezioni e così via.

 

Come affrontare la minore produzione di melatonina

 

Si tratta quindi di prevenire questo andamento mediante somministrazione di un'idonea formulazione di melatonina, in modo da mantenere costante il messaggio giovanile del picco notturno della melatonina tipico della giovinezza. Così facendo si aiuta a far riacquistare alla ghiandola pineale, e pertanto anche alla persona, quello status giovanile che è fondamentale per serbare i ritmi biologici che controllano ormoni e immunità, e quindi la sincronizzazione circadiana (ciclicità fisiologica) dell’intero sistema ormonale che regola strettamente le funzioni metaboliche ed immunologiche naturali. Si favorisce di conseguenza la normalizzazione di tutte le funzioni immunologiche, metaboliche ed endocrine.

 

Ripristinando il giusto ciclo sonno veglia, riusciamo anche a inibire il Cortisolo, il famoso ormone dello stress psico-fisico che porta al catabolismo muscolare e alle infiammazioni.

Poiché l’epifisi produce melatonina solo di notte, somministrando un'adeguata formulazione di melatonina la sera, la ghiandola pineale non deve più produrre melatonina attraverso un processo di sintesi molto complesso e “si mette a riposo”. In questo modo si aiuta a mantenere e proteggere l’integrità della funzione della ghiandola pineale e, conseguentemente, a ricostituire tutti i ritmi ormonali e a rallentare l’invecchiamento (che è certamente un chiaro processo programmato geneticamente nel cervello, ma che si manifesta tramite la regolazione ormonale).

Quindi, se c’è una destrutturazione dei ritmi biologici del corpo, l’assunzione dell'appropriata formulazione di Melatonina aiuta a ristrutturare l’orologio biologico interno.

 

I benefici della Bellatonina

 

La particolarità della Bellatonina, formulata dopo aver visionato migliaia di studi scientifici proposti dal Dr. Di Bella, risiede nel fatto che essa è stata sviluppata con l’intento di ottenere un picco di rilascio di Melatonina tra la 1 e le 3 del mattino, in modo che induca il messaggio del picco notturno fisiologico giovanile nella stessa fascia oraria utilizzata dalla ghiandola pineale giovane.

 

Emulando il messaggio del picco notturno fisiologico tipico della giovane età, si aiuta la ghiandola pineale a rigenerarsi e a permanere in condizioni giovanili; quindi, a produrre molecole che regolano l’intero sistema ormonale detto anche “neuroendocrino”. Si contribuisce inoltre anche a mantenere i ritmi biologici che controllano ormoni e immunità e la sincronizzazione circadiana (ciclicità fisiologica) del sistema neuroendocrino. Risultato: si favorisce la normalizzazione di tutte le funzioni endocrine, immunologiche e metaboliche.

 

Le molecole della Bellatonina

 

Zinco e Selenio, inseriti nella formulazione della Bellatonina, sono due molecole che cooperano e sinergizzano con la Melatonina nella regolazione e risincronizzazione delle funzioni ormonali, metaboliche e immunitarie alteratesi nel corso dell’invecchiamento.

Ad esempio: in diversi studi ed esperimenti è stato osservato che lo Zinco può aiutare a correggere l’immunodepressione generata dall’invecchiamento e altre alterazioni ormonali e metaboliche tipiche della vecchiaia. Inoltre, con l’avanzare dell’età, lo Zinco non viene assorbito a sufficienza dall’intestino e costituisce un sicuro indice della senescenza (gli anziani presentano livelli di Zinco molto bassi) e deve quindi essere integrato maggiormente per evitare alterazione dell’immunità. Con questa formulazione andiamo a conferire a chi l'assume un effetto benefico anche al sistema immunobiologico e emtabolico. I soggetti umani presentano una grande variabilità interindividuale nelle concentrazioni di Melatonina endogena e il sistema di regolazione della secrezione di Melatonina è complesso. Risulta difficile stabilire quale sia il valore fisiologico della concentrazione endogena di Melatonina. Inoltre ci sono poi molte situazioni patofisiologiche in cui la secrezione di Melatonina può essere alterata e disturbata.

 

I livelli plasmatici di Melatonina prodotti dall’assunzione di una compressa dipendono da diversi fattori tra cui: il tasso di rilascio di una formulazione, la sua composizione e le sue proprietà chimico-fisiche, le concentrazioni ematiche diurne e notturne di Melatonina del singolo individuo (che come sappiamo hanno grandi variabilità interindividuali), l’età, i molti fattori esterni da cui la secrezione di Melatonina può essere alterata e disturbata e, infine, il metabolismo della Melatonina, che come è noto varia molto da individuo a individuo e diminuisce con l'avanzare dell'età.

 

La formulazione di Bellatonina con Zinco Selenio Adenosina e Glicina è stata sviluppata con l’intento di ottenere un picco di rilascio di Melatonina durante la notte, che induca il messaggio giovanile del picco notturno fisiologico prodotto nella stessa fascia oraria dalla ghiandola pineale giovane, proprio perchè questa chelazione migliora la biodisponibilità della melatonina.

 

Il dosaggio della Bellatonina

 

Anche se risulta quindi molto difficile stabilire univocamente quale sia il dosaggio indicato nella somministrazione di Melatonina esogena si consiglia il dosaggio di almeno 1mg.

Va comunque considerato che i bisogni individuali possono variare a seconda delle differenze nel metabolismo.

La formulazione di Bellatonina associa per la presenza di adenosina e glicina, l'effetto di queste due molecole su altri distretti dell'organismo.

L'adenosina, infatti, contribuisce a migliorare la perfusione del cuore per effetto di vasodilatazione dei vasi coronarici e va a regolare il battito cardiaco. Indicato per coloro che hanno una pressione border line oppure per chi ha un'alterazione lieve del battito cardiaco.

La glicina, oltre a migliorare la qualità del sonno, stimola la produzione di collagene favorendo la riparazione dei tessuti che fisiologicamente viene effettuata nel nostro organismo la sera.

 

Dr Fabrizio Marrone,

Farmacista esperto in Nutraceutica

 

Bellatonina

https://www.parafarmaciaovf.it/Ovf-Bellatonina-180cps-z-202887

 

Prodotti correlati

Se hai trovato utile questo articolo potrebbero interessarti anche...