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Acetilcolina: cos'è e dove trovarla

COS’E’, DOVE TROVARLA, SINTOMI CAUSATI DALLA CARENZA E DAL POLIMORFISMO MTHFR

L'Acetilcolina è un neurotrasmettitore responsabile della trasmissione nervosa sia a livello di Sistema nervoso centrale che del Sistema nervoso periferico. A livello cardiaco è rilasciata dal Sistema Nervoso Parasimpatico ed esercita un effetto vasodilatore.

07/02/2023 09:55:00 | parafarmaciaovf

ACETILCOLINA: COS’E’, DOVE TROVARLA, SINTOMI CAUSATI DALLA CARENZA E DAL POLIMORFISMO MTHFR

L'Acetilcolina è un neurotrasmettitore responsabile della trasmissione nervosa sia a livello di Sistema nervoso centrale che del Sistema nervoso periferico.
A livello cardiaco è rilasciata dal Sistema Nervoso Parasimpatico ed esercita un effetto vasodilatore.
Questo effetto non è diretto, ma endotelio-mediato.
L'Acetilcolina infatti stimola la produzione di Ossido Nitrico tramite enzimi endoteliali (INOS) ed è NO ad esplicare l'azione vasodilatatoria.

Presenta due tipi di recettori, uno muscarinico a livello delle sinapsi postgangliari e uno nicotinico a livello delle giunzioni neuromuscolari e delle sinapsi gangliari.
Viene sintetizzato a partire dalla colina attraverso l'enzima colina acetiltransferasi. Inoltre l' acetilcolina viene stimolata dal nostro microbiota tramite l'asse intestino cervello. E' proprio il nervo vago che innesca il sistema nervoso parasimpatico.

La Colina è talvolta chiamata il “vitamina cervello”, poiché è il precursore dell'acetilcolina che svolge un ruolo nella regolazione dell'umore ed è stato studiato per i suoi effetti su ansia e depressione. Gli individui carenti di acetilcolina possono sperimentare sintomi di eccessivo affaticamento, ansia grave, perdita di memoria, e sbalzi d'umore.
Successivamente, carenza di acetilcolina può diventare una condizione che ha bisogno del completamento oltre ad una dieta sana ricca di colina.

Sono alcuni dei principali sintomi di una carenza di acetilcolina:
• “Nebbia del cervello”
• Problemi di concentrazione
• Affaticamento
• Pensiero lento o confuso
• Secchezza della bocca
• conversione della memoria a breve e lungo termine
• orientamento nello spazio
• senso della direzione
• Stitichezza rallentamento peristalsi intestinale

Nel polimorfismo MTHFR si ha una riduzione della colina per riduzione della metionina a favore invece dell'aumento dell' ossidazione di omocisteina, questo va a inficiare sulla trasformazione della fosfatidiletanolamina in fosfatidilcolina, precursore della suddetta colina.
La colina è un micronutriente e un donatore di metile necessario per la normale crescita e sviluppo del cervello, si trasforma in betaina e ricicla SAME indispensabile per l'umore e per il benessere epatico, per la detossificazione ,previene accumulo di tossine e fegato grasso. Svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'integrità strutturale e funzionale delle membrane cellulari. Regola anche la segnalazione colinergica nel cervello attraverso la sintesi dell'acetilcolina. Attraverso i suoi metaboliti, partecipa ai percorsi che regolano la metilazione dei geni legati alla memoria e alle funzioni cognitive nelle diverse fasi dello sviluppo. Le funzioni correlate alla colina sono state disregolate in alcune malattie neurodegenerative, suggerendo il ruolo della colina nell'influenzare la salute mentale nel corso della vita. La sua carenza genera anche :

1. SECCHEZZA OCCHI E BOCCA
Attraverso i recettori muscarinici (M3) l'Ach normalmente stimola la secrezione delle ghiandole lacrimali e salivari ma se vi è un deficit causato dal polimorfismo questo meccanismo si inceppa.
In questo studio che riguarda la sindrome di Sjögren in cui sono presenti secchezza oculare e delle fauci, sono coinvolti degli anticorpi contro i recettori muscarinici. Questi anticorpi vanno a ridurre la possibile funzione dell'Ach sulla ghiandola causando così gli stessi effetti che provocherebbe un deficit di quest'ultima.
Inhibitory effects of muscarinic receptor autoantibodies on parasympathetic neurotransmission in Sjögren's syndrome. 2000
2. MANI E PIEDI FREDDI
La mancanza della vasodilatazione generale che l'Ach effettua causa la comparsa di questo sintomo fastidioso per il paziente.
3. ELEVATA EMOGLOBINA
Nel nostro caso l'emoglobina non supera i range di normalità imposti dal laboratorio ma è comunque vicino ai limiti superiori essendo 14 g/dL in una donna. Questo può essere spiegato dalla ridotta vasodilatazione causata dalla riduzione dell'Ach che va a coinvolgere anche il circolo polmonare riducendo così l'ossigenazione del sangue.

INTEGRAZIONE DI COLINA E BETAINA volta al ripristino delle condizioni ottimali
Dieta integrata con la colina che ossidata a betaina permette la trasformazione dell'omocisteina in metionina. La colina negli alimenti si ritrova nei semi di soya, nel tuorlo d'uovo e nel fegato di vitello e tacchino. E' poi presente anche nella lecitina e in tanti integratori. I primi miglioramenti che la paziente ha riscontrato dopo l'integrazione sono stati minor fastidio oculare e di salivazione e migliore riposo durante la notte. Quest'ultimo potrebbe essere associato ad una migliore produzione di Ach a livello del SNC poiché questa sembra essere coinvolta nella modulazione della fase REM del sonno. ( Effects on sleep of acetylcholine perfusion of the locus coeruleus of cats.

Nel caso dell'acido folico invece bisogna valutare minuziosamente la situazione e “andarci con i piedi di piombo” perchè uno studio americano ha riscontrato un aumento del rischio di sviluppo di carcinoma mammario nelle donne con MTHFR 677T e un'elevata concentrazione di acido folico non biodisponibile.
Attenzione! “Folati” e “acido folico” non sono la stessa cosa: l’acido folico è sintetico e non si trova in natura. Per essere utilizzato dal corpo in forma di folato, l’acido folico deve passare attraverso numerose reazioni, mentre i folati sono subito metabolizzati nel piccolo intestino. Oltre a non essere immediatamente disponibile per l’utilizzo, l’acido folico può diventare pericoloso quando si accumula: diversi studi l’hanno associato appunto ad un aumentato rischio di cancro al colon e al seno.

I folati si possono trovare nelle frattaglie, nelle verdure a foglia verde, nei legumi e nelle uova ma bisogna stare attenti che essendo una proteina termolabile spesso la cottura di questi cibi ne riduce notevolmente la concentrazione, bisognerebbe quindi consumare i cibi crudi. La sua assunzione a stomaco vuoto migliora l'assorbimento poichè numerosi cibi e bevande vanno ad interferire sul suo assorbimento a livello del digiuno. Tuttavia, è anche importante sottolineare come la biodisponibilità dei folati naturali è influenzata da un enzima intestinale, la coniugasi, coinvolto nella rimozione della catena di poliglutammato dalla molecola iniziale. La presenza di problematiche intestinali, come irritabilità, infiammazione, disbiosi funginia, celiachia, ecc., possono ridurre la biodisponibilità dei folati naturali fino al 25/50%. La stabilità e la biodisponiblità dei folati naturali resta tuttora un campo attuale di studi scientifici. Di certo per quanto riguarda gli integratori si potrebbe bypassare il problema, sostituendo il convenzionale acido folico ( FOLINA) in quello presente nella forma già metilata (5-MTHF) come OVF BETA B COMPLEX con anche Betaina . Ma anche dalla stimolazione del nostro microbiota utilizzando Nutrivago che tramite il nervo vago innesca il sistema nervoso parasimpatico con produzione di acetilcolina.

https://www.parafarmaciaovf.it/Ovf-Nutrivago-200g-z-202890
https://www.parafarmaciaovf.it/Ovf-Beta-B-Complex-180cps-z-202892

Dr Fabrizio Marrone, Farmacista esperto in Nutraceutica