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TIROIDITE DI HASHIMOTO, POLIMORFISMO MTHFR E CARENZA DI VITAMINA A

Dal test epigenetico da bulbo del capello S-DRIVE, riscontro molto spesso una carenza di Vitamina A, come anche molti colleghi. Una correlazione molto diffusa soprattutto nelle persone con polimorfismi (MTHFR, carenza di vitamine B metilate; BCMO1, carenza di Vitamina A) che, a loro volta, soffrono di problematiche tiroidee.

26/08/2024 09:49:00 | parafarmaciaovf

Quindi, ho voluto approfondire il meccanismo alla base di questi polimorfismi anche dal punto di vista dell'alimentazione, riscontrando spesso carenze di acido arachidonico con colesterolo a valori troppo bassi, aminoacidi precursori tiroidei come fenilalanina e tirosina, e inoltre la mancanza di coenzimi indispensabili per il buon funzionamento della tiroide, come le Vitamine B attive, la Vitamina A e il Selenio.

Ci sono numerosi studi scientifici negli ultimi 30 anni che hanno confermato che il TSH è il più forte predittore di iperomocistinemia, indipendentemente dall'età, dai valori di acido folico, di Vitamina B12, Vitamina A e Selenio.
La Vitamina A è anche chiamata retinolo e appartiene alle vitamine liposolubili, ovvero a quelle che possono essere accumulate in organi di deposito, come il fegato, che la rilasciano quando il corpo ne ha più bisogno. (Lo zinco smista la Vitamina A dal fegato ai tessuti, evitando accumuli epatici ed effetti collaterali). Si è sempre saputo che la Vitamina A fosse importante per la vista, poiché insieme ai suoi precursori, i carotenoidi, costituisce la rodopsina, una sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce. Ma la presenza di polimorfismi BCMO1 riduce la capacità di convertire il beta-carotene in Vitamina A, aumentando la necessità di Vitamina A di origine animale. Le carenze di Vitamina A nella tiroidite autoimmune possono essere associate a un ridotto assorbimento di iodio da parte della ghiandola tiroidea e a una sintesi e secrezione limitate di ormoni tiroidei.

È stato dimostrato che una dieta con un contenuto ridotto di Vitamina A e iodio può contribuire a un aumento del rischio di ipotiroidismo. Uno studio ha rilevato una forte correlazione tra le dimensioni della tiroide e la gravità della carenza di Vitamina A. Studi condotti sui bambini hanno dimostrato che una grave carenza di iodio e Vitamina A aumenta la secrezione di TSH e ingrandisce la tiroide.

Quindi mi chiedo: come è possibile che il mondo vegano, vegetariano e in generale tutti i tipi di alimentazione funzionale non parlino di questi equilibri alimentari, carenze vitaminiche e di aminoacidi precursori, ma anche di polimorfismi, visto che il 90% delle persone con Tiroidite di Hashimoto soffre di carenze enzimatiche come MTHFR o BCMO1? Ma gli esperti della nutrizione fanno anche di peggio. Ci dicono di non integrare la Vitamina A (Retinolo), demonizzandola — che faccia malissimo e possa portare a patologie gravissime!

Molto spesso, erroneamente, dicono che può portare a problematiche nel nascituro se somministrata in gravidanza, non sapendo che il farmaco che genera focomelia è invece l'Isotretinoina, usata dalla mamma per curare problematiche della pelle come l'acne, ma è di derivazione chimica (farmaco sintetico) e non ha nulla a che vedere con la Vitamina A che la natura ci ha messo a disposizione e non ha un'interazione teratogena se usata nelle giuste quantità.
Chi soffre di ipotiroidismo oppure ha tiroidite di Hashimoto, ma anche chi ha familiarità per queste patologie o per quelle cardiovascolari, consiglio di verificare sempre i propri livelli ematici di omocisteina e la presenza di mutazione genetica dell'enzima MTHFR (C677T + A1298C). Inoltre, controllare l'aumento dei valori di creatinina che può identificarsi come un rallentamento della velocità di filtrazione glomerulare (minor efficienza dei reni), collegata allo smaltimento dell'omocisteina e al processo di detossificazione del ciclo dei folati.
In condizioni di ipotiroidismo, l'attività epatica dell'MTHFR è ridotta (le Vitamine B sono fondamentali insieme al Selenio per la trasformazione del T4 in T3, ormone attivo) e anche la conversione del beta-carotene in Vitamina A dall'enzima (BCMO1), un processo che, quando funziona senza intoppi, consente al tuo corpo di produrre Retinolo. Dovete pensare che l’ormone tiroideo, per svolgere la sua funzione, si lega ai suoi recettori nucleari, che oltre alla sequenza TRE (Thyroid Response Element), per potersi attivare, necessita di un'etero-dimerizzazione con l’acido retinoico. Quindi, affinché l’asse tiroideo possa funzionare bene, l'ormone Tiroideo T3, per svolgere la sua funzione, entra nella cellula e si aggancia al recettore della Vitamina A... ebbene, se manca la Vitamina A, l'ormone Tiroideo, pur presente, non è in grado di svolgere la sua funzione. Ed ecco comparire rallentamento metabolico, intolleranza al freddo, rugosità della pelle, secchezza degli occhi, stipsi, perdita, secchezza e fragilità dei capelli, ossidazione del bulbo pilifero, secchezza delle punte, ecc.

Riassumendo, dobbiamo prendere il sole, possibilmente al mare, così da incrementare le fonti di iodio, Selenio e Vitamina D3 in sinergia con la Vitamina A per la sinergia recettoriale VDR/RxR.
La carenza di Vitamina A indebolisce il nostro sistema immunitario, venendo meno alla sua forte azione antibatterica e antivirale, benefica per la vista e per la tiroide, confermando che l'integrazione, in questo caso evidenziata con il test epigenetico, è di fondamentale importanza per la nostra salute e longevità.

Dr. Fabrizio Marrone
Farmacista esperto in Nutraceutica

Riferimenti:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9734742/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9250109/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27647308/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23378454/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36303869/