Ovf Beta B Complex per MTHFR e Iperomocisteina
La metilentetraidrofolatoreduttasi è un enzima codificato dal gene MTHFR situato sul cromosoma 1. Questo enzima converte il 5,10-metilentetraidrofolato a 5-metiltetraidrofolato che serve per la rimetilazione dell'omocisteina in metionina.
È quindi un enzima strettamente dipendente dall'acido folico e per ciò viene coinvolto anche nella sintesi, metilazione e riproduzione del DNA. Ha un notevole polimorfismo e la forma più frequente è C677T. Questo causa la formazione di una proteina con ridotta attività che producendo minor concentrazioni di 5-metiltetraidrofolato causa iperomocisteinemia che si accumula perchè non riesce ad essere trasformata in metionina.
EMICRANIA E MAL DI TESTA
Recenti studi hanno scoperto una relazione tra il polimorfismo, l'iperomocisteinemia e l'emicrania con o senza aura. La paziente in questione presenta iperomocisteinemia (19 umol/L) che è stata valutata essere un fattore di rischio per l'emicrania; infatti in questo studio è stata valutata la frequenza del C677T e l'associazione con l'aumento dell'omocisteina nei pazienti che soffrono di emicrania, sono arrivati alla conclusione che l'iperomocisteinamia è significativamente molto più frequente nei pazienti con emicrania e con il polimorfismo.
I primi miglioramenti dopo un 'integrazione personalizzata si evidenziano soprattutto sia nel caso della Mutazione MTHFR che omocisteina elevata e’ sicuramente a livello energetico, circolazione, Emicrania e mal di testa ricorrenti, Stitichezza e intestino migliorati con l’integrazione, e minor fastidio oculare e di salivazione e migliore riposo durante la notte. Quest'ultimo potrebbe essere associato ad una migliore produzione di Acetilcolina (viene sintetizzato a partire dalla colina attraverso l'enzima colina acetiltransferasi.
Nel polimorfismo MTHFR si ha una riduzione della colina per riduzione della metionina a favore invece della crescita di omocisteina, questo va a inficiare sulla trasformazione della fosfatidiletanolamina in fosfatidilcolina, precursore della suddetta colina a livello del SNC poiché questa sembra essere coinvolta nella modulazione della fase REM del sonno (Effects on sleep of acetylcholine perfusion of the locus coeruleus of cats. 1982
Frequency of the C677T variant of the methylenetetrahydrofolate reductase (MTHFR) gene in patients with migraine with or without aura - a preliminary report. 2012).
DOLORI ARTICOLARI
Sono spiegati dal fatto che l'omocisteina va a danneggiare la parete vascolare, altera l'aggregazione piastrinica, va ad agire sulla vasodilatazione mediata dall'ossido nitrico causando scarsa ossigenazione che provoca dolori articolari.
ABORTI SPONTANEI RICORRENTI
Vi è una significativa associazione tra MTHFR C677T e gli aborti dimostrata da questi recenti studi. Uno studio ha preso in considerazione due popolazioni di pazienti, l'una presentante aborti ricorrenti e l'altra con gravidanze portate a termine correttamente. Calcolando la presenza del polimorfismo in entrambe le popolazioni hanno trovato una netta differenza tanto da poter dire che omozigosi ed eterozigosi del C677T aumenta il rischio di aborto.
IPEROMOCISTEINEMIA
L'iperomocisteinemia è una condizione caratterizzata da livelli elevati di omocisteina nel sangue. L'omocisteina è un aminoacido presente nel corpo e può essere prodotto durante il processo di decomposizione delle proteine. Livelli elevati di omocisteina nel sangue sono stati associati a un aumento del rischio di problemi di coagulazione del sangue, infatti scatena la risposta infiammatoria di segnali di rilascio di citochine infiammatorie con produzione di enormi quantità di acido arachidonico e ROS cioé specie reattive dell'ossigeno(radicali liberi).
L'iperomocisteinemia può contribuire a problemi di coagulazione del sangue in vari modi. Uno dei meccanismi principali è il danneggiamento della parete interna dei vasi sanguigni, noto come endotelio, che può rendere più facile la formazione di coaguli. Inoltre, l'omocisteina può influenzare la coagulazione sanguigna interferendo con le proteine coinvolte nel processo di coagulazione scatenando processi infiammatori.
I coaguli di sangue possono essere pericolosi perché possono causare ostruzioni nei vasi sanguigni, impedendo il flusso di sangue e portando a problemi come l'infarto miocardico (infarto), ictus e trombosi venosa profonda (TVP).
La gestione dell'iperomocisteinemia coinvolge spesso cambiamenti nella dieta e l'assunzione di integratori vitaminici, come l'acido folico metilato, la vitamina B6 attiva, e la vitamina B12 metilata, che possono contribuire a ridurre i livelli di omocisteina nel sangue.
Quindi il consiglio è quello di farsi prescrivere al più presto esami completi del sangue in aggiunta sicuramente il dosaggio vitamina D3, OMOCISTEINA e possibili polimorfismi come MTHFR, per prevenire patologie complesse e organizzare un piano alimentare e di integrazione, con Vitamine B attive e controllo dello stress ossidativo.
Eventuali proposte di terapia Nutraceutica volte al ripristino delle condizioni ottimali.
Dieta integrata con la colina che ossidata a betaina permette la trasformazione dell'omocisteina in metionina. La colina negli alimenti si ritrova nei semi di soya, nel tuorlo d'uovo e nel fegato di vitello e tacchino. E' poi presente anche nella lecitina o in tanti integratori a base di lecitina, fosfatidilcolina. In sinergia utilizzare la Betaina anche chiamata trimetilglicina anidra con capacità di cedere gruppi metilici e di conseguenza abbassare omocisteina e eliminare metalli tossici.
L' acido folico è una vitamina assunta con la dieta ed è necessaria per la sintesi, riparazione e metilazione del DNA e per il metabolismo dell'omocisteina. I folati si possono trovare nelle frattaglie, nelle verdure a foglia verde, nei legumi e nelle uova ma bisogna stare attenti che essendo una proteina termolabile spesso la cottura di questi cibi ne riduce notevolmente la concentrazione, bisognerebbe quindi consumare i cibi crudi. La sua assunzione a stomaco vuoto migliora l'assorbimento poichè numerosi cibi e bevande vanno ad interferire sul suo assorbimento a livello del digiuno.
Esistono poi anche integratori come OVF BETA B COMPLEX (MTHFR prevent) dove sono presenti Vitamine B metilate cioè già attive e biodisponibili con anche Betaina che tutte le persone con mutazioni dovrebbero integrare non invece Folina e derivati sintetici.
Per migliorare la fluidificazione, la detossificazione del sistema linfatico, inibire il processo infiammatori consiglio la Bromelina brasiliana che si puo' utilizzare anche con polimorfismo MTHFR.
Ognuno di noi è medico di se stesso, dobbiamo solo mettere in pratica ciò che sappiamo per non affidare cecamente la nostra salute al prossimo.
Possiamo preservare la nostra salute con esami molto semplici che dovrebbero essere consigliati e rimborsati dal nostro sistema sanitario. Prima di utilizzare Nutraceutici chiedere sempre al proprio medico o farmacista se si stanno assumendo farmaci.
Dr Fabrizio Marrone, farmacista e formulatore Nutraceutico