INDOLE-3-CARBINOL: LA MOLECOLA NATURALE NON BREVETTABILE
Indole-3-carbinol è un nutriente essenziale concentrato nelle verdure crocifere come broccoli, cavolfiori, crescione, che contengono composti chiamati Glucosinolati.
Quando il glucosinolato, chiamato anche glucobrassicina, è suddiviso da molecole d'acqua (idrolizzato), si forma la molecola attiva chiamata indole-3-carbinol superiore come biodisponibilità al sulforafano; è un alimento funzionale molto attivo per regolare l’equilibrio ormonale, sia nelle donne che negli uomini. Sono composti contenenti alte concentrazioni di Zolfo, un minerale molto importante per il nostro corpo, deputato alla formazione di aminoacidi solforati precursori del collagene, articolazioni, della cheratina dei capelli, forma acetilcisteina fluidificante dei bronchi e precursore del Glutatione, antiossidante endogeno più potente mai conosciuto, che ha la capacità di detossificare il fegato e catturare a livello endogeno metalli pesanti e radicali liberi.
Indole-3-carbinol oltre ad un’azione antivirale contro Epstein-barr dimostra anche potenzialità anti-cancro, regolarizza l’aromatasi citocromo P450 riportando un equilibrio ormonale tra Estrogeni e Testosterone, ha effetti antiossidanti , epatoprotettori e antinfiammatori. Tutte queste proprietà farmacologiche sono note e documentate ormai da un’enorme letteratura scientifica.
L'aromatasi è un enzima chiave nella biosintesi degli estrogeni in quanto catalizza la reazione che a partire dal testosterone opera la sintesi di estradiolo (trasforma infatti il testosterone in estradiolo e l'androstenedione in estrone). Durante l’utilizzo di Indole 3-carbinol il fegato metabolizza gli estrogeni in 2-hydroxyestrone con i suoi metaboliti.
Il 2-hydroxyestrone 2-OH si è dimostrato importante per la salute ormonale, infatti presenta un effetto protettivo sulle cellule, che possono aiutare a sopprimere lo sviluppo di alcuni tipi di cancro e rallentare gli effetti dell'invecchiamento. Questi sono a volte chiamati “buoni estrogeni”. Invece 4-e-16-hydroxyestrone 4-OH sono a volte chiamati “estrogeni cattivi”.
Queste molecole sono state collegate ad un aumentato rischio di sviluppare alcuni tumori ormone-sensibili. Sono stati implicati nello sviluppo del cancro al seno e in tante altre patologie invalidanti come il Lupus eritematoso sistemico (LES), una malattia autoimmune che si caratterizza per una forte associazione con gli estrogeni. Indolo-3-carbinol può alterare il metabolismo degli estrogeni, che nelle donne affette da LES è orientato verso la sintesi di 16α-idrossiestrone, favorendo la sintesi di metaboliti dotati di minore attività estrogenica. In questi casi è importante anche utilizzare vitamine del gruppo B in forma metilata in modo da migliorare il rapporto estrogeni buoni /cattivi.
Nelle donne in età fertile l'ovaio è il maggior produttore di estrogeni. Nelle donne in postmenopausa questi ormoni sono prodotti in gran parte dalla conversione periferica degli androgeni ad opera dell'aromatasi. Trattandosi di un enzima caratteristico del tessuto adiposo, i livelli più bassi di testosterone nell'uomo obeso, rispetto al normopeso, vengono messi in relazione alla maggiore attività dell'aromatasi. Non a caso elevate concentrazioni di estrogeni nei maschi si accompagnano tipicamente ad una riduzione della fertilità, ginecomastia e disfunzione erettile fino al tumore prostatico.
Anche l’Epigenetica è un fattore importante da tenere in considerazione. I nostri geni vengono influenzati dal nostro stile di vita. Noi siamo quello che mangiamo e soprattutto quello che respiriamo.
Il termine xenoestrogeni (dal greco “xenos”, che significa “straniero”, “estraneo”) fa riferimento ad una classe di composti, naturali e sintetici, che presentano una certa affinità con i recettori estrogenici, esercitando a tutti gli effetti, nell’organismo, azione estrogenica, mimando le funzioni degli estrogeni endogeni. Gli xenoestrogeni sintetici comprendono molecole utilizzate in diverse lavorazioni industriali, quali il bisfenolo a (BPA), i bifenilipoliclorurati (PCB) e gli ftalati presenti nelle plastiche, pesticidi ed erbicidi largamente utilizzati nell’agricoltura intensiva, quali l’atrazina, il glifosato ed il dimethoate, diversi surfattanti e tensioattivi contenuti in detergenti e cosmetici. Altri composti ad azione estrogenica sono rappresentati da alcune micotossine, quali lo zearalenone.
Se solo pensiamo a tutti gli Xenoestrogeni che ingeriamo, quantità di bottiglie di plastica che ci circondano, acqua che beviamo quando la plastica è stata conservata al sole e che rilascia politiesteri (bisfenolo) che altro non sono che estrogeni nel nostro corpo, capiamo quante cose mangiamo che purtroppo sono contaminate da estrogeni, oltre a tante altre sostanze cancerogene come i farmaci sintetici che vengono coniugati dal fegato e intestino in estrogeni ed eliminati dal nostro corpo quanto più possibile.
Un'alimentazione non adeguata, con cibi ricchi di zuccheri e grassi saturi, alcol, fumo, obesità, stress psico fisico e farmaci, aumentano la produzione di estrogeni e di conseguenza dell'aromatasi, che rallenta la produzione di testosterone promuovendo l’invecchiamento. Questa riduzione nei livelli del testosterone è spesso accompagnata da un aumento nei livelli dell'estrogeno, diminuisce testosterone e aumenta enzima chiamato 5-alfa diidrotestosterone forma non attiva che porta nei maschi a ipertrofia prostatica e perdita dei capelli. Questo può portare a uno squilibrio ormonale, che, se lasciato non riveduto, può causare vari sintomi negativi e condizioni patologiche.
Questi includono: ginecomastia (crescita del seno), perdita di tessuto muscolare, aumento della massa grassa, alopecia androgenetica (perdita di capelli), perdita della libido, nebbia mentale, ingrossamento della prostata, stanchezza cronica e disfunzione erettile.
Nelle donne alti livelli di estrogeni possono indurre cancro al seno e gli inibitori dell'aromatasi vengono utilizzati nella terapia del tumore alla mammella, ma anche per indurre l'ovulazione nella sterilità e nella prevenzione dell'andropausa.
Si ha un aumento dell'attività dell'aromatasi con conseguente aumentata produzione di estrogeni e un deficit di testosterone e progesterone, sia negli uomini e nelle donne, con conseguenti:
• Invecchiamento e deficit di zinco;
• Consumo eccessivo di alcol;
• Essere sovrappeso/obesi;
• Utilizzando terapie di sostituzione ormonale sintetica;
• Assunzione di determinati farmaci di prescrizione;
• Utilizzando determinate droghe illecite;
• Esposizione alle tossine ambientali, come i pesticidi;
• Mancanza di esercizio fisico;
• Dieta povera;
• Insufficiente idratazione.
• Consumo di Zuccheri con alta risposta insulinica e grassi saturi;
• Inibizione degli enzimi di detossificazione epatica come Glutatione, SOD, Catalasi.
Effetti di indole-3-Carbinol sulla perdita di peso
Questo significa che se i livelli di estrogeni sono troppo alti, il tuo corpo può essere programmato per conservare più grasso e utilizzare meno acidi grassi per il metabolismo energetico.
I3C stimola alti livelli di di 2-hydroxyestrone cioè estrogeni protettivi, che sono associati con la funzione delle catecolamine come epinefrina e norepinefrina, nel modulare la risposta del sistema nervoso simpatico. Quando stimoliamo questo sistema nervoso portiamo un aumento della beta ossidazione e attivazione mitocondriale, stimolando i recettori termogenici UCP1 favorendo la lipolisi.
Questo descrive il processo mediante il quale vengono bruciati grassi immagazzinati come fonte primaria di energia. Inoltre I3C favorisce l’aumento del testosterone noto anche per stimolare la combustione dei grassi. Il testosterone è coinvolto nello sviluppo del muscolo, nella concentrazione, aumenta il sonno, la densità ossea, sensibilità dell'insulina, funzione erettile, umore e livelli di motivazione.
La resistenza leptinica favorisce l’azione delle aromatasi aumentando gli estrogeni. La resistenza leptinica è correlata a infiammazione, insulino resistenza, sindrome metabolica, tutti fattori che concorrono a favorire l’espressione di enzimi della via pericolosa estrogenica. Per cui per supportare la fase di coniugazione epatica degli estrogeni cattivi è indispensabile l’utilizzo di INDOL-3CARBINOL ma bisogna agire anche su infiammazione, composizione corporea, eliminare zuccheri e grassi saturi, dieta ricca di antiossidanti come curcuma, zinco, acido lipoico, Acetil cisteina, Glutatione, molecole bioattive come il ginko biloba e The Verde (titolato in epigallocatechingallato) , Genesteina estratta da Soia e trifoglio rosso, vegetali appartenenti alla famiglia delle Apiaceae: carote, finocchio, anice, cumino, sedano, aneto, prezzemolo, coriandolo, agiscono riducendo la formazione di 4-OH estrone cioe’ estrogeni cattivi, e allo stesso tempo stimoliamo le Sirtuine e geni Nrf2 deputati al ringiovanimento dei tessuti e alla longevità.
Fondamentale il ripristino dei ritmi circadiani ruolo della melatonina nel regolarizzare l’equilibrio ormonale.
INDOL-3-CARBINOL è la molecola naturale non brevettabile come farmaco estratta dalle crocifere e tramite un processo di Idrolisi diventa una molecola super attiva che può essere utilizzata da sola o in sinergia con molecole naturali come Quercetina, Resveratrolo, Crisina, Calcio-D-glucarato, Zinco, indirizzano gli estrogeni verso la via del fegato dove vengono processati in una serie di reazioni e metabolizzati in intermedi reattivi, resi poi solubili per essere eliminati attraverso urine e feci.
Abbiamo bisogno ogni giorno di un efficiente sistema di metabolizzazione ed eliminazione degli estrogeni, in quanto ogni giorno vengono prodotti e, per mantenere un buon equilibrio ormonale, è necessario che il loro smaltimento avvenga correttamente. Una dominanza estrogenica o un mancato smaltimento dei metaboliti intermedi può causare sintomi invalidanti e/o correlare con un aumentato rischio di forme di tumore sensibili agli estrogeni cattivi (seno, endometrio, ovaio, prostata), di endometriosi, sindrome metabolica , obesità, lupus e tante altre patologie invalidanti.
Consiglio di utilizzare OVF Indol-3-carbinolo, una capsula da 300 mg la sera prima di andare a letto in sinergia con Zinco.
Chiedere sempre al proprio medico o farmacista prima di utilizzare qualsiasi integratore.
Dr Fabrizio Marrone, Farmacista esperto in Epigenetica e Nutraceutica