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Epigenetica: come l’ambiente e il genoma si influenzano a vicenda.

Epigenetica: come l’ambiente e il genoma si influenzano a vicenda.

NOI SIAMO CIO' CHE MANGIAMO E RESPIRIAMO?

L’epigenetica è una branca di studi che si occupa dei cambiamenti che influenzano i nostri geni. Ma tengono in considerazione anche l'ambiente in cui viviamo, l'esposizione e il modo di influenzare i geni sono varie e riguardano il tipo e il livello di nutrienti assunti durante lo sviluppo come qualità delle proteine ingerite, rapporto 3/1 tra acidi grassi omega 3 e omega 6, carboidrati a basso carico glicemico, come dormiamo, quanto tempo ci esponiamo al sole e a contatto con la natura, come invecchiamo e come viviamo in genere in rapporto alla vita spirituale.

31/01/2023 11:12:00 | parafarmaciaovf

Epigenetica: come l’ambiente e il genoma si influenzano a vicenda.
NOI SIAMO CIO' CHE MANGIAMO E RESPIRIAMO?

L’epigenetica è una branca di studi che si occupa dei cambiamenti che influenzano i nostri geni. Ma tengono in considerazione anche l'ambiente in cui viviamo, l'esposizione e il modo di influenzare i geni sono varie e riguardano il tipo e il livello di nutrienti assunti durante lo sviluppo come qualità delle proteine ingerite, rapporto 3/1 tra acidi grassi omega 3 e omega 6, carboidrati a basso carico glicemico, come dormiamo, quanto tempo ci esponiamo al sole e a contatto con la natura, come invecchiamo, e come viviamo in genere in rapporto alla vita spirituale.
I meccanismi biologici che influenzano i nostri geni possono essere ovunque e sono costituiti da tutto ciò che ci circonda: l’ambiente dove abbiamo vissuto sia noi , che i nostri genitori e nonni, influenzano i nostri geni.
Le tossine e metalli pesanti , a cui ci si trova esposti e il livello di stress e cortisolo sia nella prima infanzia che negli stadi di sviluppo successivi.

Ma sempre attraverso l’Epigenetica possiamo invertire il comportamento dell’insieme dei nostri geni e quindi il controllo sul nostro benessere psico-fisico inizia da noi.

LA METILAZIONE INVERTE L'INVECCHIAMENTO
Anche il processo dell’invecchiamento è accompagnato da una alterazione della metilazione del DNA. Per esempio, una diminuzione dell’attività della DNA metil-transferasi e una riduzione dell’apporto di folati , Vitamina B12, Glutatione, SOD , Colina, possono contribuire all’accellerazione dell’invecchiamento cellulare. Il cibo, quindi, ha la capacità di interagire con il nostro DNA; se pensiamo che introduciamo cibo dalle tre alle cinque o sei volte al giorno, è facile capire come il cibo sia un fattore cardine su cui ragionare se vogliamo mantenerci sani. La società moderna con la sua alimentazione povera di nutrienti e colma di antinutrienti, il suo stile di vita sedentario e stressante, l'alterazione del sonno, aumenta il fabbisogno di metilazione e CAUSA LA COMPARSA DI PATOLOGIE in chi ha il deficit di metilazione.

Quando una sequenza non è metilata, non è possibile trascriverla, ovvero non è possibile “leggere” quel gene, che rimane quindi silenziato..
LE VITAMINE B ATTIVE REGOLANO LA METILAZIONE E IL POLIFORMISMO GENETICO !

AVETE SICURAMENTE SENTITO PARLARE DI OMOCISTEINA , MA QUANTE PERSONE CONOSCONO MUTAZIONE MTHFR , SUOX e CBS ?
L’epigenetica influenza i nostri geni e il cibo che mangiamo quotidianamente e’ in grado di modulare come il nostro DNA si “ESPRIME “ in relazione all’ambiente inquinato dove noi viviamo purtroppo . Ecco perche’ si stima che piu’ del 50 % della popolazione puo’ soffrire di mutazioni genetiche, molto volte asintomatiche, ma alla lunga possono riservare diverse problematiche. Fortunatamente l'epigenetica può compensare molte problematiche genetiche e quindi una mutazione non basta a segnare il destino di una persona ma diventa pericolosa se lo stile di vita e alimentare di quella persona non sono sufficienti a sopperire al deficit genetico
Come avviene nei casi della mutazione del gene SUOX coinvolto nella attività di detossificazione dei solfiti nel nostro organismo; La solfito ossidasi è l’enzima terminale prodotto da questo gene nel processo di degradazione ossidativa degli aminoacidi contenenti Zolfo.
I solfiti sono additivi conservanti utilizzati sia in campo alimentare che farmaceutico ad azione antisettica, antiossidante, colorante e per evitare l’imbrunimento del cibo.
Le fonti principali di solfiti sono il vino, la birra alcolica e non alcolica, alcuni cereali, i salumi, i succhi di frutta, le marmellate. Ma anche alcuni integratori come Glutatione, MSM, Cisteina , Acido alfa lipoico contengono zolfo .
Negli esseri umani l’insufficienza di questo enzima in genere conduce ad anomalie neurologiche, Il sintomo più comune riportato dalle persone intolleranti è la difficoltà di respirazione, ma i sintomi possono variare molto da persona a persona; i solfiti possono essere causa di orticaria, nausea, dolore al petto, ed in alcuni casi di gravi reazioni allergiche , broncospasmo e problemi di acidita’ gastrica.

I polimorfismi SUOX ma anche CBS tolgono gruppi metilici provocando carenze importanti tra cui Vitamina B12 aumentando contemporaneamente ammoniaca e solfiti come sottoprodotti naturali del ciclo della metilazione. . Inoltre aumentano la stimolazione adrenergica del sistema nervoso e come conseguenza la risposta allo stress del cortisolo.

La metilazione nel nostro organismo ricopre un ruolo molto importante, per questo le vitamine del gruppo B che cooperano in processi enzimatici anche come cofattori vengono utilizzate dall'organismo nella forma metilata.Metilcobalamina (forma attiva della B12), 5-metiltetraidrofolato (forma attiva dell'acido folico vitamina B9), trimetilglicina, S-adenosil metionina forma attiva della (metionina), intervengono in varie reazioni biochimiche come donatori di metili . In particolare la metilazione è catalizzata da un enzima MTHFR (metilentetraidrofolatoreduttasi) che ha bisogno di un cofattore che è la metilcobalamina (forma attiva della vitamina B12).Quindi assumere acido folico nella forma non attiva metilata, può presentare vari inconvenienti, quali ridotta biodisponibilità e accumuli di intermedi di reazione senza alcuna funzione biologica se non addirittura dannosi.

Inoltre in molti casi riscontrati e in previsioni future circa il 50 % della popolazione può subire un polimorfismo genetico una mutazione, per cui si ha una carenza di MTHFR con conseguente riduzione di forma attiva dell'acido folico, poiché non si verifica il passaggio terminale della metilazione, con possibilità di insorgenza di:
malattie cariovascolari
aumento dell'omocisteina
sintomi neurologici
Trombosi
anemie (che non rispondono all'integrazione di ferro)
infertilità
aggravamento di patologie autoimmuni.
Insulti virali
Come detto in precedenza anche la metilcobalamina (forma attiva della vitamina B12) ricopre un ruolo importante nella metilazione dell'acido folico.
Carenze di vitamina B12 possono indurre carenze di folati e dismetabolismo nel ciclo dell'omocisteina e nei processi di metilazione.

Questo perchè l'omocisteina viene trasformata in metionina da parte della metionina transferasi che opera in maniera adeguata solo in presenza di donatori di metili (folati e trimetilglicina) e cofattori quali la metilcobalamina e zinco. Di conseguenza una inadeguata integrazione di questi componenti porta ad un accumulo di omocisteina e conseguente carenza di SAMe. E Glutatione. Carenze di SAMe sono spesso correlate ad alterazioni neurologiche , stress psicofisico, e dell'umore.
Da qui l'importanza di assumere vitamine metilate per poter garantire un adeguato apporto di forme già attive e soprattutto perchè sono le uniche forme in grado di superare la variabile legata ai polimorfismi genetici.

ll Dott. Lipton ci dice in sintesi “che la maggior parte della medicina considera il corpo umano come una “macchina” e che la macchina è controllata dai nostri geni; quando qualcosa non va ci si impunta ad aggiustare la “macchina” ma ci si dimentica che la macchina ha anche un “guidatore” (Epigenetica). Spesso infatti quando le cose non vanno il problema sta nel guidatore e non nella macchina!”.

Benessere Totale.
Dr Fabrizio Marrone
Farmacista esperto in Nutraceutica.