BURRO CHIARIFICATO, L’ANTICO “GHI” DELLA MEDICINA AYURVEDA!
Il burro chiarificato (ghi dalle origini indiane del prodotto e poi inglesizzato in ghee) è un derivato del classico burro utilizzato in cucina ma con proprietà molto differenti.
Questo prodotto è ottenuto grazie ad un trattamento termico del comune burro, riscaldandolo a 100/120° C si riesce ad eliminare la componente acquosa e creare un composto con due fasi: una lipidica ed una proteica. Il burro chiarificato conserverà solo la parte lipidica ed i suoi benefici.
Risulta inoltre un prodotto privo di lattosio!
Poiché nella produzione del burro chiarificato, il latte viene separato dal grasso, otterremo un tipo di burro senza lattosio, che lo rende una buona opzione per le persone che hanno qualche tipo di allergia o sensibilità ai latticini. È un’alternativa al burro convenzionale senza caseina e può essere utilizzato in numerose ricette visto anche il ridotto contenuto di colesterolo.
Alcuni benefici del Ghee:
Stimola la mente e rafforza il cervello in quanto possiede virtù rivitalizzanti.
Migliora il funzionamento di polmoni, fegato e sistema immunologico.
Milgiora la connessione intestino cervello
Aiuta nella digestione, nel trattamento dei disturbi digestivi e nella corretta assimilazione degli alimenti.
Contiene acidi grassi saturi, salutari per il sistema cardiovascolare.
È un ottimo detergente per il fegato, le vie biliari e l’intestino.
Ha la capacita’ di abbassare l’indice glicemico degli alimenti. Consigliato nei casi di insulino resistenza.
È utile durante il processo di disintossicazione, per l’anemia e le malattie del sangue.
Antiossidante naturale.
Lubrifica tutte le articolazioni.
L'ayurveda considera il Ghee un Rasayana, uno dei mezzi più efficaci per mantenersi giovani e in grado di favorire la rigenerazione delle cellule.
- pacifica Vata e Pitta e aumenta il fuoco digestivo;
- favorisce la funzione fisiologica della digestione;
- contrasta l'azione dannosa dei radicali liberi;
-ha la capacita’ di catturare metalli pesanti e intossicazioni(AMA)
- nutre e dà sostegno a tutti i sette tipi di tessuti del corpo;
- agisce favorevolmente sulla funzionalità del sistema nervoso, contribuendo a mantenere la mente calma;
- facilita l'apprendimento mnemonico e stimola i processi intellettivi;
- applicato la sera sotto la pianta dei piedi, aiuta ad avere un sonno salutare;
- se applicato sugli occhi stanchi, aiuta a togliere l'affaticamento e rafforza la vista;
- è consigliabile usarlo anche come cosmetico (struccante).
-calma PITTA il fuoco digestivo nei casi di bruciore di stomaco, gastriti e reflusso gastrico.
ESSENDO UN ALIMENTO COMPOSTO DA SOLI GRASSI ANIMALI NON RISULTA NOCIVO PER LA NOSTRA SALUTE?
Il burro ghee è effettivamente composto al 99% da lipidi ma di questi, ben il 70% sono acidi grassi saturi che rientrano nella categoria degli acidi grassi nocivi e assolutamente da evitare per la nostra salute ! Gli acidi grassi saturi purtroppo continuano ad essere demonizzati dalla maggior parte dei media, in molte pubblicita’ fino anche a nutrizionisti ed esperti del settore alimentare. Invece andremo ad evidenziare le caratteristiche biochimiche degli acidi grassi saturi piu' importanti contenuti nel Ghee con azioni salutari a livello di membrana, microbiota, azione antinfiammatoria fino alla prevenzione come antitumorale.
Fra questi acidi grassi saturi troviamo un’alta concentrazione di acido butirrico acido grasso saturo a catena corta che rappresenta la miglior fonte di energia per la mucosa intestinale.
Le proprietà dell’acido butirrico:
proprietà antinfiammatorie: grazie alla capacità di sopprimere l’attività di alcune proteine che scatenano l’infiammazione, ha un ruolo di rilievo nel controllo della risposta immunitaria, regolando l’attività dei linfociti T. Un funzionamento inadeguato delle cellule T può condurre ad attacchi ad organi come il pancreas o la tiroide, con conseguenti gravi malfunzionamenti (ad esempio, l’insorgenza di diabete di tipo 1). La scoperta delle proprietà antinfiammatorie dell’acido butirrico ha avuto un ruolo di spicco specie per le sue potenziali applicazioni nel trattamento di patologie infiammatorie e autoimmuni come il morbo di Crohn o, appunto, il diabete di tipo 1. Studi sugli uomini hanno anche dimostrato che gli acidi grassi a corta catena, tra cui in special modo il butirrato, possono migliorare i sintomi della colite ulcerosa, della celiachia e del morbo di Crohn. Uno studio che ha coinvolto 22 pazienti con colite ulcerosa ha evidenziato che consumando 60 grammi di crusca d’avena ogni giorno per 3 mesi, i sintomi migliorano. Un altro piccolo studio ha scoperto che gli integratori di butirrato portano a miglioramenti clinici e remissione del 53% dei pazienti con il morbo di Crohn. Per i pazienti con colite ulcerosa e celiachia, un clistere di acidi grassi a corta catena due volte al giorno per 6 settimane aiuta a ridurre i sintomi del 13%.
perdita di peso: numerose ricerche hanno dimostrato gli acidi grassi a catena corta come il butirrato hanno effetti metabolici positivi, contribuendo a migliorare la sensibilità all’insulina e l’equilibrio energetico. L’acido butirrico sembrerebbe tenere sotto controllo il peso corporeo tramite la stimolazione di particolari ormoni dell’intestino, e aumentando la sintesi di leptina (importante nella regolazione dell’appetito). In particolare, la leptina, è importante per agevolare il senso di sazietà. Uno studio interessante in tal senso è quello del Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, che ha riportato gli effetti della stessa dieta su un campione di persone. I ricercatori hanno notato significative differenze nei risultati di perdita di peso raggiunti dai partecipanti. Dopo sei mesi di dieta infatti, solo il 12% di un campione di 36 soggetti sovrappeso o obesi aveva perso oltre il 5% del suo peso corporeo, che era il requisito richiesto per capire se la dieta era stata efficace o meno. Una buona parte dei soggetti aveva perso solo un paio di chili, alcuni avevano proprio perso peso.
La differenza è stata spiegata dai ricercatori facendo riferimento ai batteri intestinali (diversi, o presenti in diverse concentrazioni). Ciò che è emerso dall’analisi è che i batteri intestinali che favoriscono la perdita di peso sono proprio quelli che producono più acido butirrico e acido succinico a livello dell’intestino.
Digestione e benessere intestinale: l’acido butirrico ha un impatto positivo sulla salute dell’intero intestino. E’ stato dimostrato, infatti, che un supplemento di butirrato migliora i sintomi della colite ulcerosa e della malattia di Crohn; sembrerebbe rappresentare una “terapia promettente” anche per la sindrome dell’intestino irritabile. Ha un ruolo lenitivo anche sui sintomi della sindrome della permeabilità intestinale, uno dei disturbi digestivi correlato alle patologie autoimmuni. Per avere un’idea di quanto importante sia il ruolo dell’acido butirrico nell’intestino, basta pensare che esso è anche prodotto dai batteri dell’intestino quando vengono consumati determinati carboidrati e fibre, essendo la fonte di energia preferita dei batteri che vivono nel colon.
Lotta contro l’insorgenza di patologie tumorali: recenti evidenze hanno dimostrato un’efficacia considerevole dell’acido butirrico nella prevenzione del tumore del colon-retto. Si ritiene che, alla base di questo tumore, vi sia un aumento del tasso di proliferazione delle cellule del colon. Tutte le cellule del colon hanno un ciclo di vita predeterminato da un processo chiamato apoptosi e l’equilibrio tra i livelli di proliferazione e apoptosi è fondamentale per mantenersi sani. Il butirrato agisce proprio a questo livello, stimolando la proliferazione delle cellule sane del colon e l’apoptosi nelle cellule tumorali. L’effetto sembrerebbe paradossale: se infatti, da un lato, insieme alla glutammina, l’acido butirrico rappresenta una fonte energetica importantissima per le cellule della mucosa intestinale, promuovendone la replicazione, dall’altro inibisce la proliferazione delle cellule cancerose, con possibile effetto protettivo nei confronti del cancro al colon.
Lotta contro l’insulino-resistenza: in numerosi studi è stato riscontrato che il supplemento con butirrato migliora i livelli di glucosio, la sensibilità all’insulina e persino la funzione mitocondriale.
Il burro chiarificato contiene anche l’acido linoleico coniugato (abbreviato in CLA ed appartenente agli omega-6) utile a ridurre i valori di colesterolo nel sangue e con proprietà dimagranti e anche antitumorali.
In fine ma non per importanza il burro GHEE contiene l’acido pentadecanoico, un acido grasso essenziale che sta facendo parlare di sé per le sue proprieta' sulla longevita'.
Cos'è l'acido pentadecanoico?
L’acido pentadecanoico (C15:0) è un acido grasso saturo essenziale a catena dispari con 15 atomi di carbonio con prove crescenti della sua azione sulla longevita’ cellulare.
Le principali fonti alimentari di C15:0 sono oli vegetali ,il Burro e i latticini, poiché è presente nell'1-3% dei grassi del latte.
Il principale meccanismo d'azione dell'acido pentadecanoico è l' attivazione dell'AMPK e l'inibizione di mTOR , proteine con ruoli cruciali nella regolazione del metabolismo e nel controllo della crescita e dell'energia cellulare .
Ad esempio, un C15:0 più elevato è stato collegato a minori rischi di anemia, malattia polmonare ostruttiva cronica, patologie epatiche, morbo di Alzheimer , insufficienza cardiaca, malattia coronarica, depressione e modulazione del sistema immunitario.
Inoltre, questo composto ha un forte effetto antiproliferativo su diversi tipi di cellule tumorali , tra cui il cancro al seno, ai polmoni, al pancreas e al fegato. Inoltre, l'acido pentadecanoico ha soppresso la segnalazione JAK2/STAT3 indotta dall'interleuchina-6 (IL-6), ha indotto l'arresto del ciclo cellulare nella fase sub-G1 e ha promosso l'apoptosi dipendente dalla caspasi in MCF- 7/SC. Questi risultati indicano che l'acido pentadecanoico può fungere da nuovo inibitore della segnalazione JAK2/STAT3 nelle cellule del cancro al seno e suggeriscono gli effetti benefici dell'assunzione di cibo ricco di acido pentadecanoico durante i trattamenti per il cancro al seno.
Questi e altri processi generano proprietà antinfiammatorie, antifibrotiche, antitumorali, antimicrobiche e pro-longevità esibite da C15:0. Dovremmo utilizzare il burro Ghee tutte le mattine a colazione sia per cucinare ma anche direttamente nei cibi per abbassare l'indice glicemico degli alimenti e prevenire infiammazioni.
Dott Fabrizio Marrone, farmacista esparto in Nutraceutica e Epigenetica
L'acido pentadecanoico, un acido a catena dispari, sopprime la staminalità delle cellule staminali del cancro al seno umano MCF-7/SC attraverso la segnalazione JAK2/STAT3
Venn-Watson S, Schork NJ. L'acido pentadecanoico (C15:0), un acido grasso essenziale, condivide attività cellulari clinicamente rilevanti con i principali composti che migliorano la longevità . Nutrienti. 2023; 15(21):4607. https://doi.org/10.3390/nu15214607