AVETE MAI SENTITO PARLARE DI ACETILCOLINA E NERVO VAGO?
Il nervo vago ha la capacità di connettere l’intestino, sede del sistema immunitario considerato il nostro secondo cervello, al nostro sistema nervoso parasimpatico.
Il nervo vago è così chiamato perché ha molteplici ramificazioni che si differenziano da due steli radicati nel cervelletto e nel sistema cerebrale e si irradiano, vagando, fino alla parte inferiore dell’addome: toccando il cuore e la maggior parte degli organi interni principali lungo il suo percorso.
Il nervo vago è il nervo più lungo e complesso del nostro corpo infatti collega il cervello a molti organi importanti come cuore, polmoni , e l'asse intestino cervello dove stimola la produzione di serotonina, Acetilcolina, ossitocina, dopamina.
Nel 1921 Otto Loewi scoprì che la stimolazione del nervo vago provoca una riduzione della frequenza cardiaca, del rilassamento, digestione, riposo notturno, innescando il rilascio dell’acetilcolina, che è un tranquillante che si può produrre nel corpo semplicemente respirando profondamente e utilizzando alimenti funzionali specifici. Per questo, stimolare il nervo vago può migliorare la nostra salute, rinforzando le nostre difese di fronte allo stress.
L’aumento del tono vagale attiva il sistema nervoso parasimpatico con la produzione di acetilcolina ( chiamato anche attività vagale) responsabile di tutte le reazione corporee involontarie che rispondono alle situazione di “riposo”, “recupero delle energie”, contrastando e bilanciando le azioni del sistema nervoso simpatico. Un tono vagale alto permette al corpo di rilassarsi più velocemente dopo uno stress.
Il Nervo Vago interviene in moltissime funzioni del nostro organismo: Il suo nome deriva dalla parola latina “vagus” che letteralmente significa “vagabondo” definendo perfettamente il grande percorso di questo nervo che si estende attraverso vari organi del corpo.
-Produce effetti antinfiammatori
-E’ responsabile dell’equilibrio del sistema nervoso, immunitario,
ormonale e metabolico
-Regola la funzione digestiva e gastrointestinale, permettendo la contrazione dei muscoli dello stomaco e dell’intestino per digerire il cibo
-Regola i livelli di glucosio nel sangue, il testosterone e la fertilità femminile
-Mantiene la frequenza cardiaca, la sudorazione, la respirazione
-Favorisce il rilassamento (ritmo sonno-veglia)
Invia informazioni sensoriali al cervello sullo stato degli organi.
- È fortemente influenzato da problematiche psicologiche quali ansia, depressione e stress
L’irritazione del nervo vago può avere numerosi sintomi:
- Dolori diffusi (articolari e muscolari)
-Emicrania, dolore cervicale, collo rigido
- Senso di oppressione alla nuca e alle orbite
-Problemi digestivi e glicemici
-Stipsi cronica o diarrea, sindrome dell’intestino irritabile
-Stanchezza, insonnia
-Senso di svenimento, vertigini
-Tachicardia, extrasistole, battiti cardiaci irregolari
-Disturbi alla tiroide
-Difficoltà di deglutizione, senso di nodo alla gola
-Eccesso di sudorazione o salivazione
-Irregolarità del ciclo mestruale
-Calo del desiderio sessuale
-Abbassamento del tono dell’umore
Come stimolare il nervo vago? ATTRAVERSO L'ASSE INTESTINO CERVELLO!
l microbiota rappresenta una componente importante della complessa rete di interazioni fra il sistema gastrointestinale ed il sistema nervoso centrale che, nonostante il grande impegno della ricerca e gli innumerevoli progressi degli ultimi quindici anni, resta ancora ampiamente da svelare.
Ciò che sappiamo è che non si tratta di un unico canale ma coinvolge sistemi neuronali fra cui il nervo vago, decimo nervo cranico che rappresenta la via più rapida e diretta di connessione fra l’intestino ed il cervello, ed il sistema nervoso enterico, prima interfaccia neuronale fra i batteri residenti nell’intestino e l’ospite. Altro elemento è rappresentato dai metaboliti batterici come lipopolisaccaridi ed acidi grassi a corta catena che hanno proprietà neuroattive, o gli stessi neurotrasmettitori (GABA, acetilcolina, serotonina, dopamina e noradrenalina).
Un intestino sano ci può rendere più felici e coraggiosi, la felicità e le emozioni positive si sentono proprio a livello dell’intestino, nella pancia. La spiegazione non solo è palpabile nella vita di tutti i giorni ma è anche scientifica. Non a caso, sono le cellule intestinali a produrre il maggior quantitativo di serotonina.
La serotonina è un neurotrasmettitore in grado di far provare benessere e sensazione di euforia. Il nostro organismo rilascia serotonina in base a ciò che proviamo attraverso i cinque sensi (per esempio, durante un bacio o mangiando un cibo in particolare) e le cellule intestinali sono responsabili del rilascio del 95% della serotonina, ovvero il neurotrasmettitore del benessere: l’intestino quindi, rilascia o non rilascia serotonina a seconda del cibo e nutrienti funzionali che ingeriamo e delle emozioni che proviamo, e può dare o non dare benessere psicofisico.
Di estrema rilevanza, vista l’influenza dei mediatori di infiammazione sul cervello, è inoltre la capacità del microbiota di interagire ed influenzare il sistema immunitario; l’intestino è infatti la sede del sistema immunitario , l’area più densamente popolata da cellule dell’immunità innata a diretto contatto con i batteri e con le molecole da essi prodotte.
ESISTONO NUTRACEUTICI CHE STIMOLANO IL NERVO VAGO? OVF NUTRIVAGO
Il dr Fabrizio Marrone farmacista e preparatore galenico ha formulato il primo Nutraceutico che stimola il nervo vago e collega l'asse intestino cervello nella produzione di neurotrasmettitori fondamentali come Acetil-colina, ossitocina, serotonina, dopamina. La sinergia dei principi attivi supportati da una letteratura scientifica molto ampia con:
LACTOBACILLUS RHAMNOSUS, INOSITOLO, GABA, COLINA , L-THEANINA, ALFA-LATTOALBUMINA.
QUESTI NUTRIENTI SUPERANO LA COMPETIZIONE DELLA BARRIERA EMATO-ENCEFALICA PER RAGGIUNGERE IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Il Lactobacillus rhamnosus ha effetti anche sulla riduzione di stress e ansia. Questo ruolo è stato studiato utilizzando modelli murini e da diversi studi emerge che i suoi effetti influiscono sui recettori di GABA. Normalmente il neurotrasmettitore GABA ha azione inibitoria e rilassante quando si lega al suo recettore e la sua azione risulta aumentata in presenza del Lactobacillus rhamnosus. Questa osservazione supporta la tesi che il nervo vago rappresenta il ponte che permette allo psicobiotico di agire sull’asse intestino-cervello nella produzione di mediatori fondamentali che stimolano acetilcolina e il sistema nervoso parasimpatico deputato al relax e al benessere cardiaco.
La colina è una sostanza organica nota anche come vitamina J.
È un nutriente essenziale fondamentale nei fosfolipidi e dell’acetilcolina, un importante neurotrasmettitore.
La colina è coinvolta nella produzione di acetilcolina, che è un neurotrasmettitore fondamentale per numerose funzioni del sistema nervoso (umore, comportamento, orientamento, ecc.) e per la sintesi della fosfatidilcolina (componente delle membrane cellulari) e della sfingomielina (indispensabile per la trasmissione degli impulsi nervosi).
La colina ha proprietà neuroprotettive, antiossidanti e protettive per il cuore. La sua azione risulta essenziale per l'organismo umano perché partecipa alla sintesi di indispensabili mediatori come acetilcolina fondamentale per ristabilire equilibrio del sistema nervoso parasimpatico e come modulatore del nervo vago.
In particolare, la colina è utile:
• Per contrastare gli effeti dannosi dell’omocisteina e aiutare così il cuore.
• Perché partecipa alla formazione della Fosfatidilcolina, un fosfolipide di membrana.
• Perché sostiene la vitalità cellulare.
• Per salvaguardare la funzionalità nervosa.
• Contro l'Alzheimer e la demenza senile
Inoltre, la Colina è utile anche in caso di malattie del fegato, disturbi al cuore e all’apparato circolatorio, aterosclerosi e disturbi cognitivi e percettivi.
L’alfa-lattoalbumina è la principale sieroproteina del latte umano (nel colostro materno costituisce il 40% delle proteine) ma è presente anche nel latte vaccino e in quello di altri mammiferi. Tutte le azioni salutistiche riportate per il siero del latte sono dovute a questa proteina: rappresenta, infatti, ciò che la natura ha selezionato per noi allo scopo di attivare i meccanismi endogeni di difesa e riparazione a livello intestinale.
L’alfa-lattoalbumina, grazie alla sua composizione amminoacidica, possiede un elevato valore nutritivo. È, infatti, ricca di aminoacidi essenziali come triptofano (precursore della serotonina, nota anche come “ormone del buonumore”) e cisteina (precursore del glutatione, nota riserva antiossidante del nostro organismo).
L’alfa-lattoalbumina, assunta oralmente, a differenza di tutte le altre proteine che precipitano nell’ambiente acido dello stomaco, attraversa indisturbata il tratto gastrico giungendo a livello del piccolo intestino, dove viene attaccata dagli enzimi pancreatici. Dalla digestione proteolitica dell’α-LA, da parte di pepsina, tripsina e chimotripsina, si ottengono i “Biopeptidi”, frammenti proteici responsabili di molteplici azioni biologiche.
Molto importante alfa-lattoalbumina rilascia triptofano precursore della serotonina e non compete a livello della membrana emato-encefalica con altri aminoacidi presenti nell'alimentazione. Questo e' il punto di forza di questa molecola cosi' importante.
Evidenze scientifiche dimostrano che l’alfa-lattoalbumina esercita le seguenti funzioni:
• Prebiotica: l’alfa-lattoalbumina stimola la crescita e l’attività metabolica di lattobacilli e bifidobatteri, controllando, quindi, l’instaurazione di una corretta flora intestinale e impedendo alla flora disbiotica di attecchire.
• Mucoprotettiva: l’alfa-lattoalbumina stimola la produzione di muco protettivo a livello dello stomaco esercitando, pertanto, un’azione “antiulcera”.
• Antinfiammatoria: l’alfa-lattoalbumina riduce i livelli di citochine e di mediatori flogistici (PGE₂, IL-6, TNF- α) implicati nei disordini gastrointestinali.
• Immunomodulante: l’alfa-lattoalbumina stimola il rilascio di IL-1Ra, aumentando le capacità riparative dell’organismo.
• Trofica/metabolica: l’alfa-lattoalbumina stimola la produzione, da parte delle cellule L intestinali, di GLP-2, un ormone che riduce la permeabilità intestinale, promuove la crescita e la maturazione dei villi intestinali, aumenta la superficie di assorbimento, incrementa il flusso sanguigno e riduce la motilità intestinale.
Grazie a queste azioni, l’alfa-lattoalbumina è in grado di ripristinare i corretti processi assorbitivi, alterati da abitudini alimentari scorrette, da farmaci e soprattutto da stress, aumentando l’assorbimento intestinale dei nutrienti, tra cui il ferro.
Benessere Totale, Dr Fabrizio Marrone